A come… AUTOEROTISMO. Il dizionario erotico

A. come Autoerotismo, stimolazione dei propri genitali finalizzata al piacere sessuale. È importante per il benessere fisiologico ma anche un ottimo strumento per aumentare la consapevolezza rispetto a come risponde il nostro corpo sotto il profilo erotico e sessuale.

B. come Bacio, il bacio alla francese è il primo interruttore erotico e la prima pratica che viene abbandonata nelle relazioni a lungo termine. 

C. come Cunnilingus, la stimolazione con la lingua dei genitali femminili è tra le pratiche più amate dalle donne poiché consente la stimolazione diretta del clitoride.

D. come Dominazione, nel sesso preferisci essere dominato o dominare? O entrambe le cose?

E. come Emozione, non significa necessariamente implicazione affettiva, ma anche in rapporti occasionali la parte emozionale è l’elemento che contribuisce a dare qualità all’incontro sessuale.

F. come Fiducia, necessaria nei confronti del partner per potersi abbandonare alle sensazioni erotiche e godersi l’incontro sessuale in sicurezza.

G. come Gioco, divertimento e leggerezza. La sessualità oggi non è infatti agita solo a fini riproduttivi ma anche e soprattutto ludici.

H. come Hot Call, il Sexting ad oggi è una pratica diffusa che prevede lo scambio consensuale di foto e messaggi “hot”, è importante che venga agito in un contesto di sicurezza per evitare brutte sorprese. Quando non conosciamo bene il partner suggerisco di non inviare materiale che includa il volto o particolari che possano renderci riconoscibili. 

I. come Intimità, nelle relazioni stabili il sesso s’inserisce in un contesto di intimità affettiva, psicologica ed emotiva.

L. come Lubrificante, necessario soprattuto per i rapporti anali!

M. come Mente, la vera protagonista del sesso. Se non siamo agganciati a livello mentale durante il rapporto e in balia di pensieri distraenti il sesso purtroppo non funziona.

N. come Notte, la fascia serale nell’immaginario comune è legata al rapporto sessuale. Tuttavia, da un punto di vista fisiologico e biochimico, la mattina sarebbe l’orario migliore sotto il profilo delle prestazioni sessuali.

O. come Orgasmo, acme dell’eccitamento sessuale, è caratterizzato da un insieme di reazioni che culminano nell’uomo con l’eiaculazione e nella donna con contrazioni perivaginali.

P. come Piacere, il piacere non fa rima solo con Orgasmo! Sensazioni di piacere fisico e mentale possono presentarsi durante tutto l’incontro sessuale.

Q. come (hot) Question, fare e farci fare domande hot ci permette di ampliare la conoscenza intima reciproca di coppia.

R. come Rough Sex, ovvero il sesso più spinto e aggressivo che può includere il dirty talking ovvero l’utilizzo di linguaggio esplicito al fine di stimolare la fantasia e l’eccitazione sessuale.

S. come Sex Toy, giocattolo erotico per esplorare da soli o con il partner la propria sessualità e sperimentare qualcosa di diverso per contrastare la monotonia sessuale in coppia.

T. come Toccarsi, accarezzarsi è il primo step per entrare in risonanza con il corpo dell’altro e aumentare l’eccitazione reciproca.

U. come Unione, sensazione legata al coito di essere una cosa sola con il partner e che consente quindi di…

V. come Vicinanza… sentirsi connessi 🙂

Z. come Zone erogene. Nel corpo, le zone erogene più conosciute sono i genitali, la cui stimolazione anche breve provoca sensazioni di eccitazione sessuale, ma non solo! Anche il seno, il collo, l’ombelico o la pancia sono considerate tra le zone erogene più comuni e se stimolate possono dare sensazioni di piacere.

Quale LETTERA preferisci del dizionario erotico?

Come sarebbe il tuo dizionario erotico? 

Prenota un colloquio di consulenza tramite compilazione del form 

Scrivimi e raccontami la tua storia: dottoressaparisiannalisa@gmail.com

BLOCCO SESSUALE, da cosa dipende e cosa puoi fare 

Il blocco sessuale è una difesa psichica che ci impedisce di vivere la sessualità in maniera serena poiché limita la nostra libertà di pensare, agire e sperimentare a livello sessuale.

DA COSA DIPENDE ?

L’eziologia del blocco sessuale può essere varia e multifattoriale.

Tabù, educazione famigliare rigida o evitante rispetto a tematiche sessuali e vissuti traumatici possono incoraggiare la strutturazione di blocchi sessuali.

Il blocco sessuale può essere secondario anche a condizioni cliniche quali disturbi del tono dell’umore, come la depressione, o quadri ansiosi.

Caratteristiche di funzionamento personologico, ad esempio aspetti sul versante ossessivo o narcisistico, possono comportare disagio ed esitare in condizioni di blocco sessuale.

COSA PUOI FARE ?

  • METTI A FUOCO IL TUO BLOCCO SESSUALE

La risoluzione del blocco parte sempre dallo sviluppare consapevolezza rispetto alla natura del blocco sessuale!

Capirne l’origine, da che pensieri è accompagnato e quando si attiva ci fornisce informazioni per fare un primo inquadramento rispetto alla natura del blocco che sperimentiamo.

Il blocco può essere PRIMARIO, quindi presente da sempre; SECONDARIO, affiora in un secondo momento nel corso della vita sessuale della persona; SITUAZIONALE, si attiva solo in circostanze specifiche o GENERALIZZATO, si manifesta in tutti i contesti in maniera indiscriminata.

  • APRITI CON IL PARTNER

Nei casi meno severi il blocco può sciogliersi in autonomia, quando ad esempio riguarda la coppia una comunicazione trasparente con il partner può facilitare nel trovare una risoluzione.

  • CHIEDI UN AIUTO PROFESSIONALE

In tutti i casi in cui ti senti disorientato nel risolvere il blocco sessuale rivolgersi al Sessuologo clinico può essere la scelta preferibile.

Percepisci un blocco nella tua sessualità?

Ti senti bloccato sessualmente e non sai da dove partire per risolvere il problema?

Prenota un colloquio di consulenza tramite compilazione del form 

Scrivimi e raccontami la tua storia: dottoressaparisiannalisa@gmail.com

VUOI FARE L’AMORE BENE? Segui “la regola delle 5 C.”

Cosa significa per te fare l’amore bene?

Il concetto di “fare l’amore bene” assume significati diversi per ognuno di noi.

La soddisfazione sessuale risente infatti di aspetti diversi come la storia di vita della persona, caratteristiche fisiche e personologiche, funzionamento sessuale e dinamiche interne alla coppia.

È certo tuttavia che fare l’amore bene implichi necessariamente un rapporto sereno con la propria sessualità.

Ho individuato cinque fattori che se soddisfatti influenzano positivamente la nostra sfera sessuale, in terapia ai miei pazienti li presento come “la regola delle 5 C.”

1. Consapevolezza, del proprio corpo, delle proprie preferenze e desideri sessuali, ma anche dei propri limiti ed eventuali paure o ansie che sottendono disagi psicosessuologici;

2. Cura, amore per se stessi che ci incoraggia a prenderci cura della nostra Persona nella totalità e farci carico di eventuali problematiche sessuali rivolgendoci a specialisti della salute;

3. Confidence, fiducia nelle proprie risorse sotto il profilo fisico, psicologico, sessuale ma anche seduttivo ed erotico;

4. Connessione alle proprie risonanze emotive e bisogni, sul piano personale e di coppia. Disponibilità all’ascolto, empatia, intelligenza emotiva, altruismo, valorizzazione del partner sul piano personale e sessuale;

5. Complicità, co-costruzione della sessualità di coppia nel tempo, sensibilità, sperimentazione, mediazione, divertimento.

Quante “C.” percepisci soddisfatte in questo momento della tua vita sul piano sessuale?

Se sperimenti un disagio sessuale individuale o di coppia, la Terapia sessuale può aiutarti a mettere a fuoco il problema e facilitarti nel comprendere come affrontarlo e risolverlo.

Prenota un colloquio di consulenza tramite compilazione del form 

Scrivimi e raccontami la tua storia: dottoressaparisiannalisa@gmail.com

PRENDERSI CURA DEL PROPRIO BENESSERE SESSUALE, 5 vantaggi

Cosa significa BENESSERE SESSUALE?

Il Benessere Sessuale non va inteso come assenza di patologia!

Come specifica l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2006): “La salute sessuale è uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale legato alla sessualità; non è semplicemente l’assenza di malattia, disfunzione o infermità.”

quindi il benessere sessuale riguarda la salute intima della persona sotto l’aspetto corporeo, psicologico e situazionale.

Come perseguire il proprio BENESSERE SESSUALE?

Informarsi, aggiornarsi e incrementare le proprie conoscenze rispetto alla sessualità;

Stile di vita sano, attività sportiva, alimentazione corretta, “buone abitudini”;

Prevenzione medica ed eventuale terapia;

Interventi psicosessuologici.

Quando rivolgersi al Sessuologo clinico?

Per ricevere una Consulenza sessuale, quindi un intervento breve di consultazione clinica per chiarire dubbi, ricevere informazioni o indicazioni pratiche su tematiche miste inerenti la sfera della sessualità.

Per intraprendere una Terapia sessuale, nel caso di un disagio psicosessuologico o di una condizione che crea sofferenza alla persona sotto il profilo intimo individuale o di coppia, ovvero un percorso mirato a sviluppare consapevolezza e riparare, attraverso la psicoterapia, la problematica sessuale.

Prendersi cura della propria sessualità: 5 vantaggi

  • Aumenta la consapevolezza di sé a livello fisico, emozionale e psicologico;
  • Migliora l’autostima e il rapporto con il proprio corpo;
  • Riduce lo stress e favorisce il benessere psicofisico;
  • Influenza positivamente la qualità dei rapporti intimi grazie ad una maggiore padronanza rispetto al proprio funzionamento sessuale;
  • Preserva le relazione di coppia sotto il profilo dell’intimità.

Hai dubbi, domande relative alla sessualità o sperimenti una problematica sessuale?

Percepisci un malessere sotto il profilo sessuale?

Ti senti a disagio con la tua sessualità?

Prenota un colloquio di consulenza tramite compilazione del form 

Scrivimi e raccontami la tua storia: dottoressaparisiannalisa@gmail.com

Estate, Vacanze e Relax… e il SESSO? 5 consigli per alimentare l’erotismo in coppia

L’estate, si sa, è per molti di noi il periodo più bello e atteso dell’anno poiché coincide con le tanto agognate vacanze.

Sia che si scelga e si possa optare per una meta esotica o che si resti a casa, avere qualche giorno di pausa dal lavoro può rappresentare un’opportunità per ravvivare l’intimità di coppia spesso sacrificata durante l’anno dai tanti impegni connessi alle incombenze quotidiane.

La presenza eventuale di parenti, amici o bimbi piccoli certo non aiuta in tal senso, ma il suggerimento è quello di cercare di ritagliarsi momenti anche brevi ma intensi di erotismo con il proprio partner.

Cosa puoi fare per sperimentare qualcosa di diverso in coppia durante il periodo estivo?

Ecco qui 5 suggerimenti per te

Crea un’esperienza sensoriale per il partner:

Si può invitare ad esempio il partner a sdraiarsi nudo sul letto e attivare un accarezzamento prolungato e sensuale su tutto il suo corpo, una volta terminata la stimolazione ci si da il cambio. Lo scopo dell’esercizio non è prettamente sessuale e non prevede necessariamente pratiche di masturbazione, consiste piuttosto nel regalare al partner, e successivamente ricevere, un momento erotico di stimolazione sensoriale durante il quale possono essere usate le mani, ma anche altri parte del corpo come il seno, i capelli o addirittura oggetti, e si può variare l’intensità e la velocità del tocco.

Guardate insieme un film erotico.

Scegliere per una serata, o in un pomeriggio di pioggia, un film erotico da guardare insieme, è un’opportunità di condivisione e per avere stimoli nuovi da riutilizzare in un secondo momento nell’intimità con il partner sia in termini di fantasie ma anche di pratiche da sperimentare.

Regalatevi un SEX TOY.

Se ancora non ne avete uno, un momento erotico di coppia può consistere nello scegliere insieme un sex toy e acquistarlo, per sperimentare qualcosa di diverso e aumentare la complicità sessuale con il partner.

Ritagliatevi uno spazio in cui parlare di sesso e condividere i vostri desideri sessuali.

Fare bene l’amore ha bisogno tra tutti di un ingrediente imprescindibile: una buona comunicazione. Riuscire ad esprimere desideri, fantasie, o semplicemente dare indicazioni al partner su come ci piace essere stimolati è fondamentale per rendere ogni incontro soddisfacente e aumentare l’affinità sessuale di coppia.

Costruire un GIOCO EROTICO.

Pensare, organizzare e costruire qualcosa di erotico per il partner verrà sicuramente apprezzato e può rappresentare un’esperienza coinvolgente per entrambi: una caccia al tesoro erotica, un gioco di obbligo o verità o una scommessa che preveda a seguito della perdita una pena da scontare a sfondo hot. Un gioco carino che ci permette di capire quanto il partner ci conosce a livello sessuale può essere quello di scrivere su dei bigliettini delle domande, ad esempio: “Come ti piace essere stimolat* oralmente?” e chiedere al partner di rispondere mettendosi nei nostri panni, il partner quindi è chiamato a rispondere nel modo in cui pensa potremmo rispondere noi. Un piccolo test per capire quanto ci si conosce davvero reciprocamente a livello erotico e sessuale.

La sintonia sessuale è un processo che richiede cura e attenzione costante.

Se la sessualità in coppia rappresenta per te un elemento importante che desideri preservare nel tempo non dimenticarti di investire regolarmente sulla tua intimità.

Prenota un colloquio di consulenza tramite compilazione del form 

Scrivimi e raccontami la tua storia: dottoressaparisiannalisa@gmail.com

LA DEFUSIONE, come si fa e perché è importante per il tuo benessere sessuale

Sessualità e pensieri che inquinano la nostra psiche

Le esperienze sessuali possono essere scoraggiate dai nostri pensieri negativi che provocandoci ansia anticipatoria non solo non ci permettono di goderci l’incontro serenamente, ma talvolta possono persino danneggiarlo peggiorando il nostro funzionamento sessuale.

Pensieri quali: “Sarò abbastanza?… Sicuramente fallirò… E se la partner non mi trova abbastanza bravo, sexy, esperto?…” sono comuni e non dobbiamo contrastarli ma sviluppare sufficiente consapevolezza per poterli gestire in maniera efficace.

La gestione di pensieri disfunzionali può essere facilitata da una tecnica chiamata DEFUSIONE che appartiene all’Acceptance and Commitment Therapy (ACT), una forma di psicoterapia cognitivo comportamentale finalizzata a sviluppare nella persona flessibilità psicologica per agire secondo i propri valori e perseguire obiettivi personali.

Defusione = defondersi da pensieri che causano sofferenza 

La nostra tendenza è quella di rimanere imbrigliati nei nostri pensieri e di essere fusi con gli eventi interni come fossero la nostra realtà. 

Facciamo fatica spesso a distinguere tra FATTI e PENSIERI, con la spiacevole conseguenza che spesso pensieri negativi vanno ad influenzare successivamente i fatti e la nostra vita in generale.

Infatti, quando siamo completamente fusi con i nostri pensieri, alimentiamo vissuti quali ansia e paura aspettandoci il peggio, sino ad arrivare all’evitare completamente esperienze che magari desideriamo tanto fare ma che ci preoccupano.

Come fare per defondersi dai pensieri negativi?

  • DIVENTA UN BUON OSSERVATORE DEI TUOI PENSIERI. Inizia ad osservare il flusso di pensieri e a sviluppare consapevolezza sul tuo dialogo interiore.

  • NON EVITARE O CONTRASTARE I PENSIERI. Accogli tutto quello che arriva senza farci la lotta. Pensieri negativi sono normali e, soprattutto, sono TUOI e rifiutarli in maniera drastica si rivelerebbe una mossa controproducente. Più cerchi di scappare dal pensiero, più questo subentrerà in maniera prepotente. Se, ad esempio, temo di perdere l’erezione durante l’incontro sessuale e faccio finta di niente reprimendo il pensiero, probabilmente avvertirò ancora più ansia e disagio durante l’incontro.

  • DOMANDATI SE “IL PENSIERO È UTILE O NON È UTILE”. Non è rilevante se il pensiero sia vero o falso, ma piuttosto se in quel momento è utile o non utile rispetto al perseguimento dei tuoi obiettivi.

  • RICORDATI CHE TU NON SEI I TUOI PENSIERI. Sei molto di più rispetto ai tuoi pensieri: c’è una parte di te che può osservare il tuo mondo interiore e questo significa che puoi prenderci le distanze. Vivi le esperienze che vuoi accettando che possano esserci anche pensieri negativi a cui però non devi dare il controllo della tua vita.

Imparare ed allenarsi nella defusione anche in ambito psicosessuale è importante per riuscire a sviluppare flessibilità psicologica e a vivere le esperienze che desideriamo.

Talvolta può essere difficile riuscire a farlo in autonomia; in questi casi un percorso psicosessuologico può essere la scelta preferibile per apprendere tecniche efficaci finalizzate al riconoscimento e alla gestione di pensieri disfunzionali nell’ambito dell’intimità.

Prenota un colloquio di consulenza tramite compilazione del form.

Scrivimi e raccontami la tua storia: dottoressaparisiannalisa@gmail.com

AUTOSABOTAGGIO SESSUALE, cos’è e perché lo mettiamo in atto

L’autosabotaggio è, nella definizione comune, un meccanismo psichico su base difensiva che tendiamo a mettere in atto, più o meno consapevolmente, e che ci ostacola nel raggiungimento dei nostri obiettivi.

Gli ostacoli possono consistere in pensieri negativi, scenari catastrofici e timore del fallimento che possono sfociare in reazioni quali la fuga o evitamento dell’esperienza che temiamo.

Perche ci si autosabota sessualmente?

L’autosabotaggio sessuale nasce da un bisogno di difendersi spesso da aspettative più o meno realistiche che vengono maturate rispetto a quella determinata esperienza, ma anche per gestire stati o vissuti emotivi che sentiamo prendere il sopravvento e percepiamo essere come “eccessivamente faticosi” .

Possiamo autosabotarci quando prevediamo che un incontro sessuale sarà fallimentare, oppure quando evitiamo di incontrare un partner che ci piace per timore di interfacciarci con la frustrazione a seguito di ipotetica défaillance.

Ci stiamo autosabotando sessualmente anche in tutti in casi in cui temiamo di non provare piacere durante il rapporto e quindi viviamo l’incontro con una sorta di distacco che ci porta, di fatto, ad anestetizzarci rispetto al nostro sentire.

Da cosa dipende l’autosabotaggio sessuale?

  • Caratteristiche personologiche: tendenza al perfezionismo, tratti ossessivi o aspetti narcisistici che portano la persona a rinunciare alle esperienze che teme potrebbero danneggiare la sua immagine;
  • Emozioni forti. In molte situazioni vissuti quali ansia e paura sono assolutamente fisiologici: il problema non sono tanto le emozioni negative ma quanto siamo bravi a riconoscerle, entrarci in risonanza e gestirle;
  • Esperienze sessuali passate percepite come fallimentari o traumatiche. La traccia di ciò che abbiamo vissuto può influenzare negativamente le esperienze presenti e future andando a compromettere la nostra messa in gioco.

Perché l’autosabotaggio è dannoso?

L’autosabotaggio sessuale è un meccanismo di difesa patologico poiché non solo tende a rafforzare l’abitudine disfunzionale dell’evitamento, ma acuisce nel tempo anche il vissuto di paura rispetto a ciò che stiamo evitando.

E’ un meccanismo che ci costringe a fare lo struzzo, rispetto al quale però con poca probabilità riusciremo in autonomia a togliere la testa da sotto la sabbia.

A livello clinico e psicosessuologico molte disfunzioni sessuali nascono e sono rafforzate proprio dal perseverare nella modalità autosabotante.

L’ansia da prestazione, ad esempio, viene mantenuta proprio a causa di pensieri di autosqualifica che nel tempo mantengono la disfunzione e ne peggiorano il quadro clinico.

Autosabotaggio sessuale e Psicoterapia

Un percorso Terapeutico-Sessuologico può aiutare la persona ad inquadrare, comprendere e gestire questa modalità disfunzionale, supportandola in parallelo nell’acquisizione di strumenti più efficaci per gestire eventuali vulnerabilità sul piano psichico.

Prenota un colloquio di consulenza tramite compilazione del form .

Scrivimi e raccontami la tua storia: dottoressaparisiannalisa@gmail.com

LO STUDIO MEDICO ROMBON ha a cuore la tua salute intima, scopri perchè

Gentilezza, sensibilità, professionalità, attenzione al paziente in tutti i passaggi di diagnosi e cura, un Team di Eccellenza medica guidato dalla dott.ssa in Ginecologia e Ostetricia e Sessuologa clinica Lara Yaylayan… tutto questo lo trovi allo studio medico multispecialistico Rombon.

Dove si trova?

Lo studio medico Rombon si trova a Lambrate (Milano) in Via Rombon 39.

Come si accede?

Si accede previo appuntamento tramite segreteria del centro clinico, o attraverso la compilazione del form del mio sito per la prenotazione di primi colloqui conoscitivi inerenti all’area Psicoterapia, Sessuologia e Terapia di Coppia.

Che specialisti puoi trovare?

Ginecologhe, Ostetriche, Fisioterapista, Andrologo, PsicoterapeutaConsulenti sessuali e Sessuologi clinici specializzati AISPA, Nutrizionista, Dermatologa, Medico di medicina estetica.

La presa in carico psicoterapica e sessuologica

Il percorso di cura è personalizzato per ogni paziente, con il grande Plus di accedere ad un lavoro di equipe che vede la compresenza di più figure professionali al servizio della Persona.

Il lavoro di squadra permette infatti un’attenzione multidisciplinare a tutte le fasi cliniche, dall’assessment (valutazione diagnostica) all’impostazione del percorso terapeutico nei casi in cui la presa in carico coinvolga più specialisti.

Grazie a riunioni d’equipe e supervisioni tecniche continue, il vantaggio di avere all’interno dello stesso Centro clinico più figure nell’ambito sanitario permette la strutturazione di un percorso ad hoc completo, aggiornato ed efficace.

Di cosa mi occupo

Come titolare dell’area Psicologia mi occupo di Psicoterapia, Terapia di coppia, Consulenza sessuale e Terapia sessuale. Gli interventi sono rivolti a donne, uomini, adolescenti e coppie.

Tra le problematiche sessuali trattate con successo che hanno coinvolto un lavoro di equipe vi sono:

  • Calo del Desiderio sessuale
  • Problematiche connesse al pre-parto, post-parto e alla Menopausa
  • Avversione sessuale
  • Vulvodinia- Dispareunia, Disturbi da dolore genitopelvico e della penetrazione
  • Vaginismo
  • Disturbi Parafilici
  • Disforia di Genere 
  • Disagio psicologico legato all’Orientamento Sessuale
  • Insicurezza sessuale e blocchi sessuali
  • Eiaculazione Precoce e Ritardata
  • Disfunzione Erettile
  • Ansia da prestazione

Se hai a cuore il tuo benessere intimo e stai cercando un luogo capace di mettere la Persona al centro, in cui sentirti accolt* e a tuo agio, lo studio medico Rombon è la scelta giusta per te.

Prenota un colloquio di consulenza tramite compilazione del form 

Scrivimi e raccontami la tua storia: dottoressaparisiannalisa@gmail.com

SEPARAZIONE E DOLORE PSICOLOGICO: affrontare la fine di una relazione

La fine di una relazione richiede una rielaborazione e riorganizzazione a livello psicologico legata alla perdita.

Anche quando entrambi i partner decidono di comune accordo di interrompere il rapporto, l’epilogo di una storia d’amore smuove vissuti emotivi potenti che richiedono di essere accolti e attenzionati.

Chi lascia si interfaccia spesso con sentimenti quali colpa e senso di responsabilità legata alla sofferenza e alla disattesa dell’aspettativa nell’altro, chi viene lasciato, di converso, si confronta in genere con vissuti legati alla ferita di abbandono subita.

SEPARAZIONE = LUTTO

In termini psichici la separazione è equiparabile a un lutto vero e proprio, pertanto la persona si troverà ad affrontare fasi specifiche, che non sono obbligate e non seguono rigidamente questo ordine, ma tendono a presentarsi nel corso del processo di rielaborazione post rottura

  • Fase di Negazione, come meccanismo di difesa di riparazione al dolore
  • Fase di Rabbia, sfogo e “ricerca del colpevole” che viene impiegata per de-idealizzare il partner 
  • Fase di Negoziazione, ovvero scendere a patti con il dato di realtà
  • Fase di Depressione, affiorano sentimenti legati alla paura abbandonica e al senso di perdita
  • Fase di Accettazione, ciò che è accaduto piano piano viene integrato a livello psicologico e dunque accettato.

Come affrontare il lutto da separazione? 4 suggerimenti

  1. Attraversare le emozioni e le fasi del lutto accogliendo il dolore. In genere si pensa sia funzionale re-agire nell’immediato, ovvero mettere in atto azioni di contrasto per sfuggire all’angoscia che spesso accompagna l’epilogo di un rapporto. Attraversare il dolore significa invece accettare e normalizzare la sofferenza come parte di un processo naturale di rielaborazione della perdita. Non affrettare le cose e prenditi il tempo di cui hai bisogno per vivere il dolore e digerirlo.
  2. Sviluppare autoconsapevolezza, il vuoto interiore post rottura può trasformarsi in uno spazio prezioso di conoscenza di Sé per capire dove siamo, chi siamo e quali sono davvero i nostri bisogni.
  3. Evitare le rimuginazioni su ciò che è stato e che poteva essere, l’eccesso di pensieri legati al passato e a scenari alternativi non solo è inutile, ma rischia di rallentare il processo di riparazione psichica legata al lutto.
  4. Riconosci e segui quello che ami! Riempi quello spazio vuoto con ciò che ti appassiona e che magari avevi rimandato da tempo, riparti da te con ciò che può nutrirti a livello emotivo e affettivo.

Il processo di rielaborazione del lutto a seguito di una rottura è in genere molto doloroso e può essere complicato da affrontare.

Richiedere un aiuto psicologico professionale è la scelta indicata soprattutto quando subentrano vissuti quali ansia, impotenza o disistima.

Prenota un colloquio di consulenza tramite compilazione del form 

Scrivimi e raccontami la tua storia: dottoressaparisiannalisa@gmail.com

TABÙ SESSUALI, quali sono e come liberarsene

I Tabù Sessuali riguardano temi relativi alla sfera intima che tendiamo ad evitare e di cui non parliamo volentieri poiché suscitano in noi sentimenti scomodi quali imbarazzo, vergogna o senso di colpa.

Come nasce il tabù sessuale?

I tabù vengono interiorizzati a partire dell’educazione ricevuta, delle esperienze personali, dal nostro assetto personologico, ma anche delle pressioni sociali che più o meno indirettamente ci influenzano rispetto a ciò che è da ritenersi ammissibile e, di converso, da ciò che invece non lo è.

TABÙ = BLOCCO SESSUALE

Vi sono casi in cui i tabù sono talmente radicati tanto da portare la persona a sentirsi inibita o bloccata nel vivere a propria sessualità in maniera serena.

I 4 tabù più diffusi

  • SESSO ANALE

Pratica che genera ancora molte resistenze nonostante la curiosità relativamente alle sensazioni fisiche e alla componente psicologica correlata.

  • SEX TOYS

I giocattoli sessuali da molte persone vengono percepiti con sospettosità e imbarazzo, tuttavia il loro utilizzo consente di contrastare la monotonia sessuale attraverso sperimentazioni diverse e stimolanti per entrambi i partner.

  • SESSO OCCASIONALE

Rapporti intimi in assenza di coinvolgimento emotivo possono essere stigmatizzati e considerati come pratiche sconvenienti nonostante ad oggi sia in larga misura superata la visione della sessualità unicamente a fini procreativi o agita esclusivamente in un contesto affettivo di coppia stabile.

  • DISFUNZIONI SESSUALI

In genere le persone si sentono a disagio nell’ammettere di avere un problema sessuale, soprattutto gli uomini poiché vige ancora a livello sociale la correlazione tra funzionalità sessuale maschile e il costrutto di “virilità”, pertanto le resistenze nel chiedere aiuto professionale in quadri di Disfunzione Erettile o Eiaculazione Precoce sono ancora diffuse.

La tempestività nel chiedere un aiuto professionale incide in maniera significativa sui tempi del processo di terapia: sottovalutare la disfunzione e posticipare complica il quadro clinico in termini di acutizzazione dei vissuti psicologici correlati.

In alcuni casi i Tabù Sessuali possono essere gestiti attraverso la sperimentazione sospendendo il giudizio: “buttarsi” senza farsi frenare da preconcetti potrebbe infatti riservarci piacevoli sorprese permettendoci di superare paure e false credenze.

Ognuno di noi vive la propria sessualità come crede e non c’è nulla di male nel decidere di non provare determinate esperienze, la cosa importante è che la scelta individuale segua il criterio di LIBERTÀ.

Entrare maggiormente in contatto con le nostre emozioni e bisogni ci consente di capire se il blocco che avvertiamo derivi dal fatto che quella pratica o esperienza sessuale non ci corrisponde, e quindi legittimamente non ci interessa agirla, o se invece sia figlio di pressioni esterne, ansie o costrutti che abbiamo interiorizzato.

Prenota un colloquio di consulenza tramite compilazione del form 

Scrivimi e raccontami la tua storia: dottoressaparisiannalisa@gmail.com