Il concetto di Confine di Sé in psicologia si riferisce al perimetro all’interno del quale ci definiamo come Persone in termini di caratterizzazione psichica e determina il modo in cui ci relazioniamo con gli altri.

IL RUOLO DI CONFINI

Il nostro confine rappresenta la linea che ci separa dal resto dal mondo, ed è proprio attraverso di essa che riusciamo a riconoscere chi siamo, quali sono i nostri valori, pensieri e sentimenti.

I confini ci permettono di preservare noi stessi e, se funzionali, di non farci influenzare o invadere dall’Altro quando non lo desideriamo.

I confini agiscono anche da barriera nei casi in cui percepiamo la relazione con l’Altro come soverchiante e ci tutelano dal cadere in ricatti affettivi o abusi psicologici.

LA NASCITA DEI CONFINI, confini di aria o di pietra?

La capacità di stabilire confini funzionali si apprende all’interno del contesto famigliare attraverso le interazioni con le figure di accudimento.

Genitori particolarmente invischianti hanno la tendenza a non rispettare il confine naturale del figlio, interferendo in maniera eccessiva nelle sue scelte e ostacolandone l’individuazione.

Questo tipo di atteggiamento impedisce infatti al bambino di strutturare un senso del Sé solido e da adulto tenderà a trascurare i propri confini cedendo a sensi di colpa, ricatti emotivi e anteponendo, in qualsiasi circostanza, i bisogni degli altri ai propri.

Questi confini labili di aria non gli consentiranno nemmeno di comprendere a fondo chi è in quanto Persona e lo renderanno miope rispetto alle proprie necessità e valori.

Allo stesso modo anche famiglie che vedono la presenza di genitori assenti, distaccati o addirittura maltrattanti ostacolano nel figlio la costruzione di confini sani.

Il bambino infatti imparerà precocemente che può contare solo su se stesso, maturando progressivamente sfiducia nei confronti dell’Altro che diviene una minaccia da cui prendere le distanze. I confini s’innalzeranno a muretti di pietra inaccessibili.

CONFINI FUNZIONALI

Sia i confini inesistenti che invalicabili compromettono il nostro benessere psichico.

I confini possono essere considerati sani quando la Persona ritrova un riferimento in se stessa e utilizza come bussola i propri pensieri, emozioni e valori ma, al contempo, non sente la necessità di difendersi a tutti costi dall’Altro in maniera indiscriminata.

E’ in grado di comprendere chi far entrare nel proprio spazio personale e in che misura tutelando in primis il proprio benessere psicologico.

Come sono i tuoi confini? Funzionali, labili o eccessivamente rigidi?

Se percepisci una difficoltà nello stabilire confini sani un percorso di Psicoterapia potrebbe essere la scelta preferibile per aiutarti a trovare maggior equilibrio con te stesso e con gli altri.

Prenota un colloquio di consulenza tramite compilazione del form 

Scrivimi e raccontami la tua storia: dottoressaparisiannalisa@gmail.com