Ogni anno Pornhub.com, il celebre sito canadese di video pornografici gratuiti, pubblica un report statistico sulle principali tendenze rispetto alla fruizione dei filmati nei vari paesi del mondo.

Nel 2022 l’Italia compare come sesto paese nel mondo per numero di visite.

Gli italiani sembrano quindi fare un utilizzo importante del porno nonostante il tema della pornografia risuoni in maniera molto diversa nelle persone evidenziando atteggiamenti opposti: chi si mostra sereno rispetto alla fruizione, e chi invece lo considera come qualcosa di osceno, lontano dalla vita reale e ne è imbarazzato solo al pensiero.

In qualità di Sessuologa clinica mi capita spesso, durante le consulenze, di rispondere alla domanda rispetto a quanto la pornografia possa essere funzionale o meno alla nostra salute sessuale.

Ad oggi non vi sono evidenze scientifiche che dimostrano effetti negativi significativi a lungo termine secondari alla visione di materiale pornografico, ovvero non è chiaro come cambia la sessualità e come vengano modificate le relazioni intime in risposta alla fruizione del porno.

Tuttavia la relazione tra salute sessuale e pornografia è controversa e presenta pro e contro:

PRO

  1. Supporta la masturbazione, nell’autoerotismo ricorrere al porno è pratico e veloce data la facile reperibilità in rete;
  2. Stimola l’evasione attraverso un’ampia scelta di scenari e situazioni differenti, spesso difficilmente replicabili nel reale;
  3. Consente l’autoesplorazione e amplia la consapevolezza sessuale, permettendo alla persona di interfacciarsi con stimoli diversi che possono agire diversamente sulla sua risposta eccitatoria;
  4. Ravviva la sessualità di coppia, l’utilizzo del porno con il partner può stimolare l’intimità di coppia e l’eccitazione reciproca.

CONTRO

  1. Mortifica la fantasia spontanea, le immagine esplicite penalizzano la produzione di scenari erotici disabituando progressivamente la persona all’immaginazione;
  2. Può promuovere lo sviluppo di disfunzioni sessuali, il modo in cui viene consumato il porno, solitamente nella fretta e in una modalità individuale orientata esclusivamente alla soddisfazione del proprio piacere, può innescare problematiche nella risposta orgasmica;
  3. Innalza la soglia, lo stimolo spesso eccessivo che caratterizza il porno non è facile da replicare nel reale e alza significativamente la soglia di eccitazione. La persona ha quindi bisogno di stimolazioni sempre più forti con possibili ricadute soprattutto rispetto al desiderio sessuale e alla risposta eccitatoria;
  4. Ansia da prestazione, le scene spesso proposte nel porno coinvolgono attori dal corpo perfetto, dimensioni del pene significative e prestazioni eccellenti che possono innescare vissuti di inadeguatezza con conseguente ansia da prestazione, giustificata dalla mancata corrispondenza agli standard proposti.

PORNO SI O NO?

L’utilizzo del porno non è dunque da demonizzare, al contrario un uso moderato può addirittura incidere in termini positivi sulla salute sessuale della persona.

E’ bene pensare che IL PORNO NON E’ LA VITA VERA, è che volontariamente tutto è estremizzato in maniera funzionale e spettacolare, deve perciò fungere da stimolo e NON diventare un modello imitativo.

L’utilizzo patologico del porno, in termini clinici la cosiddetta “Dipendenza da Pornografia”, prevede un uso compulsivo del materiale pornografico tanto da interferire con la vita quotidiana della persona influenzandone negativamente l’aspetto relazionale e la qualità generale di vita.

In questi casi rivolgersi a uno Psicoterapeuta Sessuologo può aiutare la persona a comprendere e a gestire la dipendenza in atto.

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